Scoprite come:
Il Regolamento dell’Autorità sul diritto d’autore, emanato a dieci anni dall’entrata in vigore di una norma (il decreto legislativo 70 del 2003), che nulla prevedeva di tutto ciò, viene salutato come una vittoria da parte delle Associazioni dei diritti d’autore, ed entrerà in vigore a fine marzo 2014.
Il regolamento è completamente sbilanciato a favore delle grandi lobby dell’intrattenimento, dell’editoria, ma anche del software.
La norma, come si diceva, istituisce un meccanismo di segnalazione all’Autorità e di ordini di rimozione eo di disabilitazione all’accesso, istituito dall’Agcom, che diviene signora incontrollata di qualsiasi attività avvenga sul web italiano.
Contrariamente a quanto affermato dai Commissari dell’Agcom, che rilasciano interviste surreali sull’assenza di poteri su soggetti che non siano i provider, al solo scopo di far rientrare il regolamento nelle norme sul commercio elettronico, la norma si estende in realtà a tutti i soggetti del web, italiani ed esteri.
Basti pensare che la stessa autorità può rivolgere la richiesta di rimozione a chiunque possa avere un qualche contatto con un file sospettato di violare il diritto d’autore, al prestatore di servizio, al gestore della pagina o del sito, all’uploader, anche se tale soggetto sia all’estero, ovvero tale soggetto non si trovi, ovvero sia anche soggetto ad una legge estera.
E se non li rintraccia? Non c’è problema, soccorre in quel caso la disabilitazione all’accesso da parte dei provider italiani.
Immaginiamo per un attimo questa attività in concreto.
Pensiamo all’Agcom che provvede a mandare comunicazioni di rimozione in tutti i paesi collegati ad Internet, e la faccia di provider esteri, blogger stranieri, forum esteri, quando l’Autorità, nella persona del suo funzionario addetto, li inviterà a cancellare un link, a rimuovere un blog o a mandare osservazioni a via Isonzo, Rome Italy, Europe.
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Fulvio Sarzanawww.fulviosarzana.it
Studio Legale Roma Sarzana & Associati