Il Presidente dell’Autorità per le garanzie per le comunicazioni Angelo Marcello Cardani ha espresso a tutto tondo il proprio pensiero sulle tematiche attinenti il suo mandato, in un’intervista, affrontando anche la vexata quaestio del nuovo Regolamento sulle rimozioni di contenuti sul web, che l’Autorità si appresta a varare.
In particolare, di fronte ad una domanda proveniente dal responsabile della piattaforma di discussione e di petizioni change.org, che raccoglie 50 milioni di cittadini in tutto il mondo (due in Italia) e che sollevava alcuni dubbi sui diritti dei cittadini italiani a non vedersi cancellato il sito, a seguito dell’approvazione imminente della delibera, Cardani ha risposto che si trattava di critiche oggettivamente insultanti.
Lo stesso Cardani ha poi aggiunto (cercando di ritirare in diretta quanto detto) che vi sarebbero altri interessi dietro queste azioni di contrasto e che vi sarebbero due categorie contrarie all’adozione del regolamento: un ristretto gruppo di difensori delle libertà civili, mentre il resto degli oppositori starebbero facendo gli interessi dei pirati.
Non si capisce bene a chi si riferisca il Presidente di Agcom: Cardani sembra dimenticare che le critiche al regolamento non sono venute in questi mesi solo da un “presunto” sparuto gruppo, né dai “complici” dei pirati, bensì da autorevoli rappresentanti delle istituzioni.
continua su Il Fatto quotidiano
Fulvio Sarzanawww.fulviosarzana.it
Studio Legale Roma Sarzana & Associati