Al settimo piano del palazzo di giustizia di Milano sono comparse le telecamere. Dopo le misteriose effrazioni ad agosto negli uffici dei giudici per le indagini preliminari, il sistema di sicurezza è stato rafforzato con l’installazione della videosorveglianza anche in questi corridoi. Il tribunale ha deciso di accelerare un’operazione decisa da tempo, ma che era ormai necessaria.
Mi vengono in mente alcuni dubbi: il primo riguarda l’applicazione dello Statuto dei lavoratori anche agli Uffici del Tribunale, e si perchè posizionare telecamere in pieno giorno in luoghi frequentati dai lavoratori dovrebbe ( o potrebbe) determinare un controllo di fatto a distanza dell’attività dei dipendenti, cancellieri, magistrati etc etc.
Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa o se ha espresso qualche osservazione in merito il Garante Privacy.
L’altra osservazione riguarda una possibile disparità di trattamento tra Milano e Romal laddove le telecamere nelle celle di sicurezza presso i sotterranei del tribunale sollevarono un coro di polemiche in occasione del decesso dello “sfortunato” Stefano Cucchi e, a quanto sembra alla fine non sono state installate.
Infine last but not least sarebbe interessante verificare quanto questa innovazione sia in grado di “limitare” od eliminare la prassi dei giornalisti di “nera” di circolare nei Tribunali in cerca di notizie, e quanto questa circostanza possa limitare la libertà di stampa in occasione dei procedimenti giudiziari.
Fulvio Sarzanawww.fulviosarzana.it
Studio Legale Roma Sarzana & Associati