No all’ AGCOM per regolamentare il web. Parola di Radio e Televisioni.

Al coro di critiche, nazionali ed internazionali, sui poteri regolamentari dell’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni  si unisce anche l’Associazione di televisioni locali e di radio tra le più rappresentative In Italia, l’aeranti-Corallo, aderente a Confcommercio.

l’Associazione che riunisce circa mille televisioni locali e radio ha rilasciato, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare,  attraverso la propri pagina facebook ufficiale un giudizio severo sull’ intenzione dell’Agcom di regolamentare  in via amministrativa il web.

301redirectIn una nota rilasciata dalla stessa Associazione sulla pagina ufficiale Facebook, https://www.facebook.com/aeranti.corallo/posts/434822139957910  si legge infatti:

“AERANTI-CORALLO ha evidenziato che, a proprio parere, il provvedimento si debba limitare a rendere effettiva l’applicazione di quanti previsto, per i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici, dall’art. 32 bis del testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici. Inoltre, con riferimento alle opere digitali rese disponibili su pagine internet, AERANTI-CORALLO ritiene che debba essere approfondita l’effettiva competenza dell’Agcom all’emanazione di norme regolamentari finalizzate all’osservanza dei limiti e dei divieti stabiliti dalla normativa in materia di diritto di autore e di diritti connessi. Non paiono, infatti, manifestamente infondate, le osservazioni di coloro che rilevano che il Decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70, in attuazione della “direttiva e-commerce europea (2000/31/CE)” non riconosca all’Agcom alcuna facoltà di dettare normative di settore, seppure di rango regolamentare. Sulle specifiche norme previste dallo schema di regolamento, AERANTI-CORALLO ha poi sottolineato come, in diversi punti del provvedimento sottoposto a consultazione, non sia condivisibile il percorso procedurale proposto né siano sufficienti i termini previsti per le garanzie difensive.
AERANTI-CORALLO ha, poi, evidenziato che occorre chiarire che non sussiste alcuna responsabilità del gestore della pagine internet in ipotesi di semplici link a contenuti presenti su altri siti, in quanto, diversamente, si configurerebbe una responsabilità per fatti altrui. E’ evidente, peraltro, che le pagine collegate tramite link possano essere modificate dai relativi gestori senza alcuna possibilità di riscontro al riguardo. La responsabilità della violazione delle norme sul diritto di autore e sui diritti connessi dovrebbe quindi essere posta a carico, esclusivamente, di coloro che hanno commesso la violazione stessa.”

La presa di posizione da parte delle televisioni locali appare fondamentale ed è un ulteriore  dimostrazione del fatto che le critiche all’AGCOM non provengono né da un ristretto numero di soggetti né da chi è interessato a favorire chissà quali interessi, ma anche da chi i contenuti li gestisce e li manda in onda quotidianamente.

L’impossibilità di regolare il web, e l’ambito di applicazione della potestà regolamentare al solo settore delle televisioni è oramai unanimente riconosciuto, eppure il soldato  #AGCOM prosegue nella sua battaglia solitaria verso la regolamentazione dell’internet Italico.

Perché?

Fulvio Sarzana

www.fulviosarzana.it
Studio Legale Roma Sarzana & Associati
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