Leggo con interesse la lettera che il responsabile delle relazione esterne della FIMI ha inviato a webmasterpoint.org in merito al post del mio blog in cui plaudevo alle dichiarazioni in termini di libertà di espressione e di libera circolazione delle informazioni in rete contenute nelle linee guide in tema di cyberspazio della Casa Bianca.
In quella lettera sostanzialmente mi si accusava di avere negato che l’Italia fosse stata inserita per la prima volta nella “priority watch list” dell’USTR ( l’Office of the United States Trade Representative ) dei paesi ad elevato rischio pirateria digitale.
E’ quindi utile ripercorre l’ambito dell’articolo e le fonti citate.
L’articolo del sottoscritto aveva ad oggetto il documento della casa Bianca dedicato alle linee guida sulla regolamentazione del Cyberspazio ( un documento quindi diverso da quello citato dalla FIMI) ed affrontava seppur marginalmente le dichiarazioni dei titolari del diritto d’autore che, il giorno in cui si è avuta la notizia di un altro documento, ovvero lo Special report 301 dell’USTR statunitense, ( che non avevo commentato) avevano dichiarato testualmente.
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Fulvio Sarzanawww.fulviosarzana.it
Studio Legale Roma Sarzana & Associati