Le Associazioni promotrici della Campagna informativa contro la Delibera dell’AGCOM sul diritto d’autore www.sitononraggiungibile.it (Adiconsum, Agorà digitale, Altroconsumo, Assoprovider, Assonet e Studio Legale Sarzana) hanno inviato questa mattina una Lettera ai Presidenti e ai Membri delle Commissioni Istruzione Pubblica e Comunicazioni del Senato per ribadire la necessità che l’AGCOM accolga la moratoria sulla delibera in tema di diritto d’autore, in attesa che sia lo stesso Parlamento a decidere in merito. La lettera è stata inviata in occasione dell’Audizione d’urgenza disposta dalle Commissioni VII e VII del Senato dello Stesso Presidente Calabrò, che si svolgerà domani 21 luglio e che era stata richiesta dalle Stesse Associazioni.
In allegato il testo della lettera.
Anticipata via fax
Alla c.a.:
Presidente VII Commissione Istruzione pubblica, beni culturali del Senato della Repubblica
Repubblica
Repubblica
Milano/Roma, 20 luglio 2011
proposta Agcom in materia di diritto d’autore in Rete
Adiconsum, Agorà Digitale, Altroconsumo, Assonet, Assoprovider e Studio Legale Sarzana apprendono con estrema soddisfazione che il prossimo 21 Luglio il Presidente dell’Agcom Corrado Calabrò verrà audito dalle Commissioni VII e VIII del Senato in seduta congiunta sulle
particolari rilevanti critiche nell’ambito della consultazione circa la proposta Agcom in materia di diritto d’autore in Rete di cui alla Delibera n 668/10/CONS.
Ciononostante l’Agcom ha successivamente approvato a maggioranza, con la Delibera 398/11/CONS, uno “Schema di regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica” ora in consultazione che, pur accogliendo parzialmente alcune delle nostre numerose osservazioni, non risolve purtroppo il vizio essenziale alla base dell’iniziativa regolamentare.
Nel riservarci di svolgere tutte le osservazioni più opportune e puntuali sulla proposta
emendata di Agcom nei termini della nuova consultazione, cogliamo l’occasione per significarVi le nostre preoccupazioni circa un articolato che rimane purtroppo gravemente lesivo delle prerogative del Parlamento. E’ di tutta evidenza, infatti, come la tematica del diritto d’autore si intersechi con quella dei nuovi linguaggi abilitati dalle tecnologie informatiche e, quindi, in ultima istanza con la libertà di espressione delle nuove generazioni.
Di fronte ad un tale scenario dovrebbe essere il Parlamento, con la sua centralità
democratica, e non un’Autorità amministrativa, la sede più idonea per la redazione di una regolamentazione attenta al bilanciamento dei vari interessi in gioco.
Ci pregiamo di rammentare come, proprio in tale direzione, circa 50 parlamentari
provenienti dai maggiori schieramenti politici (Pdl, Fli, Pd, Lega Nord, Udc), abbiano già
presentato nella seduta del 16 febbraio u.s., un’interpellanza con la quale è stato richiesto al Governo di sottoporre al Parlamento un progetto organico di riforma dell’intera disciplina del diritto d’autore.
Il nostro auspicio è, dunque, che le Commissioni VII e VIII del Senato possano fare loro il prossimo 21 luglio la nostra richiesta di moratoria nei confronti di Agcom ringraziando il Presidente Calabrò per l’utile istruttoria svolta sinora ma significandogli altresì altrettanto chiaramente che, intenendo il Parlamento onorare le proprie prerogative democratiche nel disegnare i nuovi scenari del diritto d’autore in Rete, risulta inevitabile per l’Agcom il dover fare un passo indietro e desistere dal portare a termine la propria iniziativa regolamentare.
Entrando brevemente nel merito dell’articolato posto ora nuovamente in consultazione daAgcom, sebbene – come detto – esso accolga alcune delle numerose osservazioni mosse dalleassociazioni promotrici dell’iniziativa quale punto dirimente, che secondo quanto stabilito dall’articolo 32-bis T.U. RadioTv, ad Agcom sono attribuiti poteri di vigilanza e di regolamentazione soltanto nei confronti dei “fornitori dei servizi media audiovisivi” da intendersi quelle “persone fisiche o giuridiche cui è riconducibile laresponsabilità editoriale della scelta del contenuto audiovisivo del servizio di media audiovisivo ene determina le modalità di organizzazione”, escludendo da tale definizione quei servizi consistentiesclusivamente nella trasmissione di programmi per i quali ricada su soggetti terzi la responsabilità editoriale.
Secondo quanto stabilito dalla normativa da ultimo citata, dunque, le attività dell’Agcom di regolamentazione (e, dunque, la competenza), attribuite dall’articolo 6 del Decreto Romani, dovrebbero essere dirette unicamente a tali soggetti e non a quei player della Rete che non sono qualificabili come “fornitori di servizi media audio visivi” secondo la definizione sopra riportata.
Al contrario Agcom, nel provvedimento posto in consultazione, attribuisce a se stessa una competenza generalizzata in materia di diritto d’autore tanto sotto il profilo oggettivo che sotto quello soggettivo, andando, dunque, ben al di là di quanto è stato alla stessa demandato dal c.d. Decreto Romani.
A tal proposito, se già il decreto da ultimo citato si era spinto al di là di quanto la direttivacomunitaria che era chiamato a recepire imponesse, vi è da dire che appare pericoloso che un’Autorità amministrativa decida di spostare ancora più avanti la propria linea di azione senza una chiara copertura normativa.
Stante quanto sopra, è auspicabile che l’Agcom voglia sospendere il procedimento di
adozione del provvedimento in materia di diritto d’autore, lasciando che sia più opportunamente il Legislatore ad adeguare tale disciplina al nuovo contesto tecnologico digitale allo scopo di favorire il mercato legale dei contenuti, di abbattere quelle barriere obsolete che ne impediscono lo sviluppo come, ad esempio, il monopolio SIAE di cui all’art. 180 l.d.a., e di rendere più facilmente esercitabili da parte dei consumatori le eccezioni al diritto d’autore nell’ottica del fair use.
Nel ringraziare per l’attenzione che vorrete riservare alle osservazioni esposte nel presente documento, chiediamo sin d’ora di poterle meglio illustrare nel corso di una apposita audizione.
.www.sitononraggiungibile.it
Adiconsum, Altroconsumo, Agotà digitale, Assonet, Assoprovider, Studio Legale Sarzana.
Fulvio Sarzanawww.fulviosarzana.it
Studio Legale Roma Sarzana & Associati