Sembra dunque che la “storia infinita” della liberazione del Wi Fi sia giunta finalmente al capolinea.
Il Governo ha presentato infatti il 13 dicembre scorso un disegno di legge denominato “Nuove disposizioni in materia di sicurezza pubblica”, che contiene diverse disposizioni tra i quali l’art 3, diretto all’abrogazione delle norme, giudicate oramai superate, del Cd Decreto Pisanu del 2005
“Misteriosamente” non se ne è avuta notizia, nonostante il disegno di legge fosse già presente sul sito del senato da più di una settimana, ed anzi, alcuni commentatori avevano già suonato nelle stesse ore il “de profundis” all’annuncio effettuato più di un mese fa dallo stesso Ministro Maroni, prefigurando lo scenario di un nuovo rinnovo da collocare nel “classico” decreto milleproproghe di fine anno.
La notizia è positiva per diversi ordini di ragioni.
L’intero articolo 7 del cd decreto Pisanu, in caso di approvazione del Disegno di legge governativo verrà abrogato, portando fra l’altro a catena l’abrogazione di tutte le norme emesse successivamente.
Non ci sarà più quindi la licenza del questore per gli internet point né dovranno essere adottate le misure di preventiva acquisizione di dati anagrafici riportati su un documento di identità dei soggetti che utilizzano postazioni pubbliche non vigilate per comunicazioni telematiche ovvero punti di accesso ad Internet utilizzando tecnologia senza fili.”
La soluzione dell’abrogazione esplicita già prefigurata dalla dottrina più attenta http://scialdone.blogspot.com/2008/12/ancora-sulla-proroga-del-decreto-pisanu.html era stata oggetto di alcuni disegni di legge già presentati da pressoché tutti gli schieramenti parlamentari.
Il ministro non ha proposto nel disegno di legge governativo alcuna forma di identificazione alternativa o “light” http://www.alongo.it/?p=841, diretta a sostituire il cd decreto Pisanu, ma il fatto non deve stupire, nella stessa conferenza stampa di presentazione delle intenzioni governative era stato chiarito che le esigenze investigative sarebbero state salvaguardate con norme successive.
Diversamente dal disegno di legge governativo, che è a disposizione dell’intera collettività telematica sul sito del Senato, http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/00514970.pdf non siamo in grado di sapere se tali norme siano state predisposte o siano in fase di preparazione.
In ogni caso sembra di capire dalla relazione di accompagnamento che questi eventuali “contrappesi” normativi saranno valutati nel dibattito parlamentare e non saranno oggetto di norme di dettaglio del Ministero dell’interno.
Si legge infatti nella relazione al disegno di legge “Nel dibattito parlamentare – sono stati presentati sia alla Camera sia al Senato alcuni disegni di legge sulla materia – potranno essere esaminati e approfonditi tutti quegli aspetti necessari al superamento del «decreto Pisanu» nella prospettiva di pervenire ad un giusto equilibrio tra la libertà di comunicazione, lo sviluppo della new economy e idonei standard di sicurezza”.
La circostanza è senz’altro positiva perché pone obiettivamente il Parlamento nella condizione di valutare in modo trasparente ed approfondito ogni emendamento e proposta da chiunque presentato.
In attesa di conoscere gli esiti dell’iter parlamentare della norma, sembra comunque importante evidenziare la positività del cammino intrapreso.
Fulvio Sarzanawww.fulviosarzana.it
Studio Legale Roma Sarzana & Associati