L’amico Marco Scialdone in un post giustamente indignato sul suo blog commenta l’edificante ( e tutta italiana) vicenda della legge 128/2011 sugli sconti che possono essere praticati dalle librerie on line.
La norma impedisce alle librerie on line che vendono sul territorio italiano di praticare ( salvo alcune eccezioni) sconti sui prezzi di copertina superiori al 15%.
La norma ha subito determinato la reazione della libreria on line per antonomasia ovvero Amazon.com che ha annuncito di voler continuare a praticare gli sconti sui libri usati.
la vicenda, di per sè non molto edificante, ci ricorda come nel nostro Paese concetti quali liberalizzazione, abuso di posizione dominante, garante della concorrenza e libero mercato siano usati spesso a sproposito e solo in occasione di eventi quali : distribuzione di poltrone, emanazione di norme lacrime e sangue che ricadono spesso sulle spalle dei più deboli nonchè nella predisposzione di norme che limitano la concorrenza anzichè svilupparla.
la norma 128/2011, che, come ricorda Scialdone è stata votata pressochè all’unanimità dal nostro Parlamento, mi ricorda da vicino la vicenda sintomatica raccontata da Guido Iodice nel suo blog con ottima linearità di espressione e relativa alle resistenza lobbistiche che si sono scatenate negli Stati Uniti da parte delle industrie di produzione del ghiaccio quando un manipolo di imprenditori inventò e commercializzò i frigoriferi domestici.
Iodice racconta la storia facendone un parallelo con le nuove norme in via di emanazione da parte dell’AGCOM in tema di diritto d’autore ma trattandosi nel caso della legge 128 di una norma varata dal Parlamento, ed in un settore cosi delicato come quello della diffusione della cultura anche attraverso internet, ritengo che sia più che applicabile alla realtà italiana ed alle possibili azioni svolte dalle lobbies dell’editoria tradizionale.
Un altro ottimo esempio di norme ferragostane che valgono poi per una vita..
Fulvio Sarzanawww.fulviosarzana.it
Studio Legale Roma Sarzana & Associati