No all’obbligo di inibizione all’accesso per i provider. Parola della Svezia.

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160 mila dollari.

E’ questa lo somma che dovranno versare ad un provider Svedese i ricorrenti Universal Music, Sony Music, Warner Music, Nordisk Film e  Swedish Film Industry, che hanno richiesto invano al Tribunale distrettuale di Stoccolma un ordine di blocco all’accesso del portale  The Pirate Bay, nei confronti dei cittadini Svedesi, per ragioni di copyright.

Secondo la Corte distrettuale, l’accesso a The Pirate Bay continuerà ad essere possibile per tutti gli utenti che dalla Svezia vorranno connettersi al portale mediante l’operatore di telecomunicazioni  Bredbandsbolaget.

La sentenza segue di qualche giorno il rigetto, da parte della Bundesgerichtshof, la Corte di Cassazione tedesca, delle analoghe istanze della  Universal, Sony e Warner Music nei confronti del provider di accesso  O2 Deutschland, e di quelle della  collecting society tedesca GEMA ( l’equivalente della nostra SIAE)  contro l’operatore Deutsche Telekom, per il blocco all’accesso di due portali web.

 

segue su Nova Il sole 24 ore

Fulvio Sarzana

www.fulviosarzana.it
Studio Legale Roma Sarzana & Associati
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