Associazioni di Consumatori e di Operatori del web di Confindustria e Confcommercio invocano intervento Presidente della Camera sul regolamento AGCOM e web.

privIl Parlamento ha preso in carico il tema del diritto d’autore sul web, attraverso la presentazione di disegni di legge nelle due Ali del Parlamento e la costituzione di Una Commissione d’inchiesta sul fenomeno della pirateria digitale.

E’ per questo motivo che Diverse Associazioni di Consumatori, tra le quali Altroconsumo e Movimento di difesa del Cittadino,  le Associazioni di confindustria e di confcommercio che riuniscono gli operatori di telecomunicazioni AIIP e AssoPROVIDER, ma anche Associazioni per la libertà dell’informazione come Articolo 21 ed una pluralità tra Giuristi e Docenti Universitari hanno deciso di scrivere alla Presidentessa della Camera, Laura Boldrini, perchè la stessa, in accordo con la richiesta dei Capigruppo, voglia consentire al più preso la Calendarizzazione dei Disegni di legge presenti in Parlamento ed evitare cosi pericolosi conflitti istituzionali tra Organi dello Stato.

La lettera si è resa necessaria in quanto l’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni ha effettuato una improvvisa accelerazione sull’approvazione di una contestatissima delibera sulla cancellazione dei contenuti su internet, nonostante le unanimi critiche provenienti dal mondo della società civile, tra le altre Stefano Rodotà e Noam Chomsky, ma anche le Associazioni Internazionali di tutela della libertà d’espressione come Article19, che riunisce rappresentanti e contributi di Diversi Stati  e Freedom House, che pubblica un rapporto annuale sulla censura in rete, e l’esplicita presentazione di una pluralità di interrogazioni alla Commissione Europea da parte di Europarlamentari.

Si legge in una di queste interrogazioni:

“La norma di attuazione del decreto legislativo n. 70 del 2003 che ha recepito in Italia la direttiva 2000/31/CE sul commercio elettronico non presenta di fatto alcuna «procedura attuativa» che debba essere posta in essere dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

L’AGCOM ha posto in pubblica consultazione il 25 luglio 2013 lo schema di regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e procedure attuative ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 70 , nel cui allegato A sono invece esplicitate le competenze che l’Autorità Italiana intende autoattribuirsi nel perseguimento delle violazioni del diritto d’autore realizzate nella rete internet.

La Commissione europea, alla quale era stata notificata la proposta di regolamento AGCOM, nel rispondere formalmente ai sensi dell’articolo 8, paragrafo 2, della direttiva 98/34/CE del 22 giugno 1998 aveva fortemente censurato il provvedimento, effettuando rilievi importanti al testo della delibera che, in questi giorni, è stato tuttavia ripresentato con disposizioni ancora più limitative dei diritti e delle libertà fondamentali garantite dall’Unione.

Può la Commissione far sapere:

1. ritiene che questo provvedimento rappresenti una minaccia per la tutela delle libertà di espressione e di informazione, garantite dall’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea;
2. Come intende reagire alla luce del fatto che il regolamento AGCOM in esame le è stato notificato dalle autorità italiane in data 2 settembre 2013 (numero della notifica: 2013/496/I) e quali osservazioni intende esplicitare ai sensi dell’articolo 8, paragrafo 2, della direttiva 98/34/CE;
3. se intende, nella sua qualità di garante della Carta dei diritti fondamentali, intervenire nei confronti delle autorità italiane per impedire il dispiegarsi degli effetti di questo provvedimento amministrativo che potrebbero mettere a rischio in seno all’Unione europea l’adeguato rispetto della libertà di espressione, così come garantita dagli strumenti internazionali concernenti i diritti umani, in particolare dagli articoli 6 e 7 del trattato sull’Unione europea e dalla Carta dei diritti fondamentali?

 

Qui di seguito il Testo della lettera ed i primi firmatari:

Lettera Aperta alla Presidentessa della Camera dei Deputati On.le Laura Boldrini su Parlamento, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, e riforma del diritto d’autore

 

E, p.c. ai Presidenti dei Gruppi Parlamentari alla Camera dei Deputati:

 

On.le Roberto Speranza, Partito Democratico

On.le Alessio Villarosa,  Movimento 5 Stelle

On.le Renato Brunetta, Popolo della Libertà

On.le Lorenzo Dellai, Scelta Civica per l’Italia

On.le Gennaro Migliore, Sinistra Ecologia e Libertà

On.le Pino Pisicchio, Misto

On.le Giancarlo Giorgetti, Lega Nord

On.le Giorgia Meloni, Fratelli d’Italia

Milano/Roma  11ottobre 2013

Onorevole Presidentessa,

Con la presente siamo a sollecitare un Suo opportuno intervento volto a dirimere il potenziale conflitto istituzionale che verrebbe a crearsi tra il Parlamento e l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (di seguito AGCOM) ove quest’ultima adottasse in via definitiva, nelle prossime settimane, il Regolamento posto in consultazione sul diritto d’autore online in assenza di un previo intervento del Legislatore.

Confidiamo nella Sua accorta sensibilità istituzionale affinchè, nell’interesse dei cittadini, vengano adeguatamente protette da perniciose prevaricazioni le prerogative del Parlamento in una materia – come quella della libertà d’espressione in Internet – che assume viepiù importanza cruciale per la nostra Democrazia.

Le scriventi associazioni ed esponenti della società civile, pur rappresentando istanze ed interessi assai diversi tra loro, imprenditoriali, consumeristi, professionali e accademici, concordano, infatti, nel ritenere ingiusta, inopportuna ed inappropriata nel merito la procedura di repressione sul web proposta dall’AGCOM, senza il ricorso alla Magistratura, e nutrono serie perplessità circa la sussistenza di una sufficiente legittimazione in materia di diritto d’autore in capo a tale Autorità amministrativa stante la legislazione vigente.

 

D’altra parte, alle nostre stesse conclusioni era infine addivenuto persino il precedente Presidente AGCOM, tanto da spingersi a richiedere informalmente al Governo una norma di interpretazione autentica che fornisse all’Autorità la legittimazione necessaria a procedere con l’approvazione del proposto Regolamento (Cfr Presentazione del Bilancio di mandato AGCOM 2005-2012).

In progresso di tempo anche il nuovo Presidente AGCOM ha in varie occasioni ripetuto – non ultimo nel riferire in audizione alle Camere –che “ se il Parlamento intervenisse ad adottare una riforma della legge n. 633/1941 che tutela il diritto d’autore per adeguarla alla nuova realtà tecnologica e di mercato, AGCOM sarebbe lieta di cedere il passo”.

Occorre dunque prendere favorevolmente atto che non solo nelle due ali del Parlamento, anche a fronte di tali stimoli, sono già stati presentati due disegni di legge (Cfr Atto Camera n. 1639 e Atto Senato n. 1066) e che altri parlamentari hanno preannunciato la presentazione di ulteriori disegni di legge ma, soprattutto, che lo scorso 25 settembre con una Delibera a Sua firma On.le Presidentessa è stata istituita presso la Camera dei Deputati una Commissione parlamentare di inchiesta, tra le altre cose, proprio in materia di pirateria elettronica e digitale.

Non pare dunque sussistere alcun dubbio sul fatto che si stia finalmente avviando proprio quel dibattito parlamentare sollecitato dal Presidente AGCOM sul diritto d’autore online e che, per di più, in seno alla succitata Commissione di inchiesta potrà essere approntata sin dai prossimi mesi alla Camera una analisi indipendente sui cd danni da pirateria digitale nel nostro Paese.

Oltre alla mancanza di legittimazione in capo all’AGCOM e ai rischi documentati circa i suoi effetti deleteri sulla libertà d’espressione in Rete, rimarcati da ultimo anche da due interrogazioni rivolte da Membri del Parlamento europeo alla Commissione (Interrogazioni On.le Rinaldi e On.li Toia/Berlinguer),l’emanando Regolamento AGCOM appare infatti inficiato dalla assoluta carenza di una preventiva analisi di impatto economico in termini di costi e benefici che – sebbene da più parti ripetutamente richiesta – l’Autorità non ha mai voluto avviare.

Non solo, si consideri che a fronte di recenti decisioni della Giustizia Amministrativa AGCOM si troverà a dover gestire una importante mole di lavoro inerente i ricorsi per pratiche commerciali scorrette nel settore delle telecomunicazioni precedentemente di competenza dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, cosa che ci lascia francamente dubitare sulla possibilità che contestualmente AGCOM possa farsi carico anche del contenzioso che il Regolamento in materia di diritto d’autore farebbe confluire su di essa anzichè, più opportunamente, sulle sezioni specializzate per la proprietà intellettuale dei Tribunali Ordinari.

Va, inoltre, ricordato che in questo momento, dopo le dimissioni del Commissario Maurizio Decina, il Consiglio AGCOM manca peraltro di uno dei suoi Membri e risulta pertanto squilibrato, cosa per la quale–lo sottolineiamo con urgenza–la Camera dei Deputati dovrebbe al più presto avviare procedure trasparenti per raccogliere candidature di alto profilo e prevedere l’audizione dei candidati.

E’ per tutte queste ragioni che siamo a chiederLe di  consentire la calendarizzazione della citata proposta di legge e di quelle che stanno per essere presentate, avviando così, con un formale dibattito parlamentare, anche la moratoria di fatto del Regolamento proposto da AGCOM.

 

Come da tempo ci affatichiamo a sostenere solo in Parlamento, grazie alle più ampie prerogative consentite al Legislatore, può essere infatti adottata una riforma del diritto d’autore armonica, equa ed innovativa.

Una riforma della legge n. 633/1941 che affronti, da una parte, con doveroso rigore la repressione delle violazioni a scopo di lucro ancheattraverso strumenti quali il cd follow the money, che impedisce la monetizzazione delle grandi piattaforme di pirateria commerciale senza ricorrere néall’interdizione del servizio a livello DNS, che metterebbe a rischio la libertà d’espressione, né a forme di “rimozione selettiva” che richiederebbero il ricorso a tecniche di ispezione delle comunicazioni (Deep Packet Inspection) incompatibili con l’articolo 15 della Costituzione e ponga, dall’altro, le precondizioni più adeguate per sviluppare finalmente nel nostro Paese un mercato legale dei contenuti online senza dimenticare, infine, di precisare, dettagliare, riconoscere e promuovere i diritti dei consumatori nel nuovo contesto digitale.

Appare ormai intollerabile che, complice un quadro normativo inadatto al mutato contesto tecnologico, l’emersione di nuove forme di linguaggio fatte non solo di parole ma anche di immagini, suoni, melodie, trovi nel diritto d’autore uno strumento che, lungi dal promuovere la creatività, ne impedisca in concreto la positiva estrinsecazione.

Contemperare adeguatamente i diritti degli autori ed editori con i diritti di libertà degli utenti della Rete consentirebbe alle nuove generazioni di esprimersi nel linguaggio loro più congeniale ed al Paese di cogliere appieno le opportunità del digitale contribuendo così a restituire al mercato un settore dell’economia come quello dell’innovazione e della conoscenza che può fare dell’Italia un caso di eccellenza nel panorama europeo.

Con osservanza,

Simone Aliprandi, avvocato e Ph.D., responsabile Copyleft-Italia.it

Dino Bortolotto, Presidente Assoprovider-ConfCommercio

Bruno Conte, Fondatore “Manager Non Profit”

Marco A. Calamari, Consigliere HERMES – Centro Studi Trasparenza e Diritti Umani Digitali

Marco Calvo, Liber Liber

Stefano Corradino, Direttore Associazione Articolo21

Luisa Crisigiovanni, Direttore Altroconsumo

Giulio De Petra, Presidente Fondazione Ahref

Arturo di Corinto, Free Hardware Coalition

Matteo Fici, Vicepresidente Assoprovider

Giovanbattista Frontera, Vicepresidente Vicario Assoprovider

Carmelo Giurdanella, Avvocato

Giovanni Battista Gallus, Presidente Circolo dei Giuristi Telematici

Giuseppe Iacono, Vicepresidente Stati Generali dell’Innovazione

Antonio Longo, Presidente nazionale Movimento Difesa del Cittadino

Francesco Luongo, Vicepresidente nazionale Movimento Difesa del Cittadino

Massimo Mantellini, Blogger e Giornalista

Flavia Marzano, Presidente Stati Generali dell’Innovazione

Paolo Nuti, Vicepresidente AIIP- Confindustria Digitale

Marco Perduca, già Senatore Radicale

Carlo Piana, Avvocato attivista per le libertà digitali

Maria Chiara Pievatolo, Professore Associato di Filosofia Politica presso l’Univerità di Pisa

Marco Pierani, Responsabile Relazioni Istituzionali Altroconsumo

Giovanni Prignano, Presidente Nazionale Assonet-Confesercenti

Renzo Provedel, Imprenditore, Consigliere SGI

Morena Ragone, Giurista

Carlo Sarzana, Presidente Aggiunto Onorario della Corte di Cassazione

Fulvio Sarzana, Avvocato

Roberto Scano, Presidente International  Webmaster Association (IWA)

Marco Scialdone, Avvocato

Guido Scorza, Coordinatore Open Media Coalition

 

 

 

Fulvio Sarzana

www.fulviosarzana.it
Studio Legale Roma Sarzana & Associati
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