La prevenzione degli incidenti sul lavoro e la tutela dei risparmiatori nei grandi crack finanziari non devono interessare un granchè il Governo attualmente in carica, visto che il decreto sviluppo intende abolire di fatto il controllo esterno preventivo sull’applicazione delle norme a tutela dei lavoratori e quelle sulla tutela dei risparmiatori.
La norma è contenuta nell’art 114 della bozza di decreto sviluppo che sta circolando in queste ore. http://download.repubblica.it/pdf/2011/dl_sviluppo_24102011.pdf?ref=HREA-1
Il provvedimento abolisce di fatto l’Organismo di vigilanza, un organismo esterno che doveva essere affidato a soggetti indipendenti dalla stessa società con il compito di predisporre tutte le misure idonee ad evitare che si verificassero incidenti e a controllare l’applicazione delle norme antinfortunistiche, affidando direttamente il controllo di tali attività agli organi interni delle stesse società.
In pratica si da il compito ai manager delle grandi aziende di controllare sé stessi.
E’ facile immaginare come possa avvenire d’ora in poi il controllo e, in caso di incidenti sul lavoro, come sarà di fatto impossibile risalire alla responsabilità penale delle società che, come si sa, colpisce il patrimonio delle aziende e si pone come primo elemento risarcitorio (quantomeno simbolico) in sede penale per le vittime dei reati.
Si deve ricordare che la norma che si intende abolire non riguardava le piccole e medie aziende che quindi non avranno alcun beneficio da questa modifica normativa poiché queste ultime in base al decreto legislativo 231 del 2001, non sono obbligati a nominare l’Organismo di Vigilanza (comma 4 art. 6 del decreto legislativo 231 del 2001.)
Non capisco francamente quale profilo di sviluppo possa riscontrarsi in questa modifica normativa .
Fulvio Sarzana
www.fulviosarzana.it
Studio Legale Roma Sarzana & Associati